Ed
eccola là … la donna dei nostri tempi.
Ha
mezza giornata libera ed ha deciso di dedicarla a se stessa, ma per
far quadrare i conti non va dal parrucchiere o dall'estetista ma si
basa sul “fai da te” e quindi ha comprato qualche giorno prima
tutto il necessario. La lista della “spesa” più o meno è
questa:
pinzette
per sopracciglia – celo
ceretta
a caldo – manca
guanti
usa e getta - manca
colore
per capelli – celo
crema
per evitare le macchie cutanee - celo
limetta
per le unghie – celo
smalto
– prendere nuovo colore
scrub
pelle – manca
olio
per massaggio – manca (nuova profumazione)
borotalco
– celo
E
così la stanza da bagno, in quelle quattro ore diventa un campo di
battaglia!
Il
tutto deve avere un ordine ben preciso, il tempo va ottimizzato come
sempre. Una delle prerogative più importanti della mente femminile è
pensare tre cose contemporaneamente e farne almeno due. Niente al
caso … tutto va fatto con una sequenza assolutamente sensata,
altrimenti “il tempo”, il maledetto tempo, non viene sfruttato al
massimo.
Ci
sono quante? Quattro ore? Bene, vanno sfruttate al massimo senza
perdere di vista l'obbiettivo. Ma l'obbiettivo qual è? È una serata
importante, per la quale è giusto impegnarsi. L'obbiettivo è
“essere al massimo”, non possiamo trascurare i dettagli perché i
dettagli sono quelli che fanno la sostanza. Per noi è così!
Quindi
la prochene femme fatale
attacca alla corrente, per prima cosa, il pentolino scaldacera,
almeno nel frattempo può preparare il colore per i capelli da
passare con cura. Alla prima pennellata, però, c'è anche il primo
sussulto … “porc … mi sono dimenticata di mettere la crema per
proteggere la pelle dalle macchie” e così, prima che coli qualcosa
sulla fronte, corre ai ripari … apre il cassetto prende la crema ma
... non si è accorta che il guanto è già macchiato e quindi la
crema mista al colore viene passata sulla fronte … secondo sussulto
... “ma vaff....”; ai ripari per la seconda volta! Passa
velocemente l'asciugamano da sbratto, bagnato e insaponato, sulla
fronte … ok, tutto a posto. Cambia velocemente i guanti usa e
getta, ne mette un altro paio e ci riprova con la crema.
Ora
si sente già meglio, ma il primo passo verso la sollecitazione
nervosa è già stato fatto! Comunque non demorde … siamo solo
all'inizio e non può certo mollare adesso.
Passa
tutto il colore dividendo pazientemente ciocca per ciocca davanti e
dietro; ogni tanto cade in terra qualche goccia di colore, ma non
trema certo per questo. In previsione della prossima fase – ceretta
– ha già procurato di stendere un telo da imbianchini a terra …
queste sono le attenzioni lungimiranti esclusivamente femminili!
Le
tremano leggermente le mani perché il tempo incalza e lei ha paura
che manchi … ma … il lavoro deve essere fatto con estrema
attenzione, quindi, pur con il fiato un po' corto, muove le mani come
Michelangelo su una tela … ad arte!
Quando
il colore è passato avvolge la sua dolce e turbinosa testolina
nell'alluminio. Fa molto “Star Trek” ma non importa. Lo specchio
oggi non può essere un nemico ma un alleato, colui che aiuta a
evidenziare tutti i particolari in difetto …
Adesso
passa allo scrub … guanto di crine e crema utili per sollevare i
peli che sono incarniti e per rendere la pelle più morbida. Comincia
a massaggiarsi con cautela ma anche con un po' di rabbia. In realtà
sta pensando che le si stanno già gonfiando degli attributi che non
ha, però non desiste e si ripete: “Lo stai facendo per te, per
volerti bene ...” Non è vero niente e lo sa, ma è una bugia
piacevole e quindi glissa …
La
cera maledetta è pronta e anche lei lo è perché ha fatto tutto il
training autogeno necessario. Uno strappo e poi un altro fino ad
arrivare al punto “X”, il povero inguine, che le farà scendere
le lacrime automaticamente, proprio come il baffetto, perché negli
anni entrambi sono ormai diventati dei baffi veri e propri,
praticamente dei mustacchi.
Borotalco,
cera, striscia e … uno, due, tre … VIA ….... “...azz” il
grido fantozziano è soffocato dalla razionalità. La donna è anche
questo: sopportazione estrema del dolore, anche quello più assurdo!
Ma ormai è quasi finita se non fosse per la parte “dietro”.
Farsi la ceretta “sotto e dietro” è allucinante perché ci si
improvvisa contorsioniste … le gambe volano per aria e si aprono
fino a sciancarsi per poter arrivare a dei punti che non ha visto
nemmeno la mamma … Poco importa! Non sia mai che resta un pelo
vagante … quale orrore sarebbe! La donna non ha ancora capito che
al maschio non gliene può fregare di meno di “quel” pelo, ma per
lei è importante non tralasciare nessun dettaglio.
Baffetto
e sopracciglia vengono fatte in contemporanea e subito dopo ci si
passa sopra una bella pasta lenitiva. Alla fine di tutto questo lei è
una maschera di chiazze rosse in faccia, sulle gambe e fra le cosce …
sono i segni di un sacrificio ammirevole … cosa non farebbe per
essere carina! Ora non lo sembra certo … pare più un
extraterrestre con l'eritema ma alla fine, sarà premiata ... alla
fine si sentirà finalmente BENE!
E'
arrivato il momento di sciacquare il colore dai capelli e quindi via
sotto il rubinetto a tutta birra. Il colore schizza dappertutto ma
nemmeno questo è un problema, dopo pulirà anche il bagno, dopo
essersi fatta la doccia metterà tutto in ordine, giusto per sudare
nuovamente e ritrovarsi ancora a puzzare come un lama.
Quisquilie!
I deodoranti li hanno inventati apposta …
Che
manca ora? Pedicure e manicure. Due ore sono già passate e quindi si
può rilassare, ce la può fare, ne diventa consapevole e questo le
fa tornare il sorriso sotto la patacca infiammata dove prima stava la
peluria.
E
proprio mentre si sta passando lo smalto, che è la fase finale di un
lavoro altrettanto artistico e che è preceduto da recisione delle
pellicine e di eventuali calli, nonché dalla limatura delle unghie,
lei si ricorda che non ha scongelato il piatto preparato con le sue
dolci manine il giorno precedente (tanto per non lasciare niente al
caso), quindi schizza per aria, salta a piè pari il gatto che è
sdraiato davanti alla porta del bagno e, non calcolando il passo,
picchia il mignolo del piede sull'angolo del mobile davanti!
….....................................................
Nessuna
parola potrebbe descrivere il dolore fisico, ma lei è molto più
preoccupata del fatto che lo smalto si sia sciupato e che debba
ricominciare daccapo. Guarda “il nano” con compassione,
consapevole che non ci sono parole per consolarlo e che non può
metterlo sotto l'acqua fredda … il rischio per lo smalto è troppo
alto e lei stoicamente sopporta!
Riesce
a salvare la serata in tutto e per tutto. Il piatto è scongelato, la
tavola è apparecchiata, le candele sono accese e lei è uno
splendore! Non sembra nemmeno che abbia passato una sua piccola
odissea; è truccata, ben vestita, curata come una regina …
Ed
ecco che arriva lui ….
Non
è per se stessa che ha fatto tutto questo, ma per essere
affascinante per lui!
Lui
non sa quanto sacrificio ci sia stato dietro a tutta quella
magnificenza, quanto dolore lei ha dovuto sopportare per essere al
top, ma quando lo vede entrare dalla porta e il suo sguardo appare
incantato, quando lei vede il sorriso comparire sul suo volto, tutto
quello che ha passato assume un significato speciale che raggiunge il
culmine quando le dice: “Come sei bella stasera!” Solo per quelle
poche, semplici parole lei ha visitato per qualche ora un personale
inferno che ora sembra portarla verso il paradiso.
Le
donne! Così pazze, così assurde … così meravigliose!