Il
principio dell'abisso è stare sempre in bilico, senza certezze di
alcun genere, senza la sicurezza di niente … di un amore, di un
amico, della vita, del cibo, del lavoro, della salute, del domani e
nemmeno dell'ora che viene, perché non c'è niente di certo, niente
su cui posso contare ciecamente.
Questo
abisso diventa ancora più profondo quando lo alimento con la mia
voragine interiore, ovvero quella fame di attenzioni e di affetto che
risale agli albori della vita e che ho cercato stupidamente di
mettere a tacere, ma che invece aveva bisogno di tutte le mie
attenzioni.
Questo
abisso diventa ancora più nero e cupo quando pretendo che siano gli
altri a riempire questo spazio infinito, che necessita invece solo
del mio coraggio e del mio amore.
E
allora basta niente per avere le vertigini, per farti sentire le
gambe che tremano e le braccia molli … Basta che manchi una parola,
un'occhiata, un bacio, un gesto di approvazione oppure una certa
solidità che, in un attimo, ti manca il respiro, perché ti senti
come spinto verso quel precipizio.
Eppure,
anche se facciamo finta di essere immortali ed invincibili, anche se
la cosa a cui teniamo di più è avere ragione, perché essere in
errore significa far morire qualcosa dentro, sappiamo benissimo che è
così … che tutto quanto è labile, che tutto quanto può essere
perduto per sempre.
E
allora il nostro Io animale si pone davanti a quell'abisso
ringhiando, come il cane che difende il suo osso davanti al branco
affamato, perché sa che la legge della sopravvivenza gli impone
quell'atto, ma sa anche che così non potrà resistere per sempre.
È
da un tempo infinito che sono con quei piedi sulla punta del crinale
mentre guardo la voragine sotto di me ringhiando e non mi decido …
non mi decido né a morire, né a vivere perchè ho paura di
illudermi come Icaro con le sue ali di cera.
Questa
paura del vuoto, della solitudine e dell'abbandono mi ha paralizzata
lì e mi sono persa nelle stagioni, nei cieli che passavano sopra la
mia testa o nel vuoto sotto i miei occhi … ma se faccio qualche
passo indietro e prendo la rincorsa e poi mi lancio che mi può
succedere? Posso sprofondare e morire o volare verso una nuova terra
… per ritornare a camminare, a correre … a vivere.
Meglio
morire piuttosto che restare paralizzati davanti ad ogni abisso che
mi si presenta davanti … se non altro soffrirò una volta sola!