Per quel che so la Nasa ha solo confermato che probabilmente ci sarà un grande oscuramento nel cielo il prossimo 21 dicembre, quindi niente paura, il mondo non finisce qui. Però qualcosa accadrà, anche di questo sono certa!
Guarda caso il calendario dei Maya si fermava al 21 dicembre, il giorno in cui, da tempi immemori, si celebrava il ritorno della Luce nel mondo, perchè si tratta, ancora oggi, del giorno in cui la luce del sole lentamente e sempre di più, progredisce, fino a arrivare al culmine del 21 giugno. L'evidenza di questo incedere si rendeva visibile nel cielo dopo almeno 4 giorni, il 25 dicembre, e grandi festeggiamenti venivano fatti in ogni cultura del pianeta da millenni.
Io credo che qualcosa succederà e che sta già succedendo e non si tratta della morte del nostro pianeta ma casomai della morte di un mondo, il mondo in cui noi siamo abituati a vivere.
Deve morire il mondo in cui noi lasciamo morire noi stessi,
deve morire il mondo dei privilegi che abbiamo conosciuto e che abbiamo paura di perdere,
deve morire il mondo in cui gli uomini cercano di avere ragione gli uni sugli altri e che credono di avere la verità in pugno,
deve morire un mondo in cui la politica, le religioni, i pregiudizi e le superstizioni dividono gli essere umani anziché unirli,
deve morire il mondo delle armi, dei carri armati, dei bulldozer e delle bombe, perchè non c'è bisogno di difendersi se non c'è attacco,
deve finire il mondo dell'arroganza, dello strapotere, delle certezze assolute e dell'indifferenza,
deve finire il mondo in cui le donne hanno paura di rimanere sole o hanno paura dell'uomo che hanno accanto,
deve finire il mondo in cui le donne sono una contro l'altra e lottano per il favore del sultano,
deve finire il mondo degli uomini che vogliono donne progredite e poi pretendono mogli/compagne e amanti devote e succubi,
deve finire il mondo degli uomini che seppelliscono i propri sentimenti e vivono unicamente di raziocinio,
deve finire il mondo in cui i padri e le madri plasmano i figli secondo gli ideali che hanno in testa senza accettare la loro anima e il loro destino,
deve finire il mondo in cui pochi si arricchiscono e molti muoiono di fame o forse deve finire l'epoca dei soldi e deve ritornare quella del baratto,
deve finire il mondo in cui si ha paura delle proprie emozioni e di quelle degli altri, dei coinvolgimenti eccessivi, delle paranoie inutili e deve venire quella in cui impariamo a lasciarci andare davvero e a lasciare che l'altro sia ciò che deve essere,
deve finire il mondo della noncuranza che abbiamo per Madre Terra che finirà per ucciderci tutti,
deve finire il mondo in cui gli esseri umani valgono per quello che hanno e non per quello che sono,
deve finire il mondo in cui vendiamo il nostro Sè per compiacere e per essere accettabili,
e finirà di conseguenza il mondo in cui la moda ci dirà come possiamo essere belli, finirà quello dei contratti che ci garantiscono qualcosa, finirà quello delle pensioni assicurate e quello dei lavori a tempo indeterminato, delle borse che saltano e dei telegiornali venditori di fumo e orrori ....
E allora ... cosa ci resterà allora? Niente di concreto, niente di razionale, solo la fiducia nell'oggi e nel domani, nel sole che sorge e nelle nostre forze, la speranza che l'essere umano ha risorse illimitate e che, come è sopravvissuto sempre, potrà sopravvivere ancora.
Sopravviverà chi si saprà adattare, chi tra le macerie saprà ricostruire invece di stare lì a lamentarsi, chi si troverà unito a qualcuno con il cuore e con l'anima ma non lo vincolerà mai a sé, chi saprà trovare un gruppo di propri simili con cui condividere e collaborare, chi creerà comunità in cui il rispetto, l'empatia, il senso della responsabilità e l'Amore prevarranno su tutto.
Questo solo può essere il mondo che sopravviverà, perchè in questo, per come sta procedendo, non potremo fare altro che morire come mosche!
Lucia Aquilù Padovani
Guarda caso il calendario dei Maya si fermava al 21 dicembre, il giorno in cui, da tempi immemori, si celebrava il ritorno della Luce nel mondo, perchè si tratta, ancora oggi, del giorno in cui la luce del sole lentamente e sempre di più, progredisce, fino a arrivare al culmine del 21 giugno. L'evidenza di questo incedere si rendeva visibile nel cielo dopo almeno 4 giorni, il 25 dicembre, e grandi festeggiamenti venivano fatti in ogni cultura del pianeta da millenni.
Io credo che qualcosa succederà e che sta già succedendo e non si tratta della morte del nostro pianeta ma casomai della morte di un mondo, il mondo in cui noi siamo abituati a vivere.
Deve morire il mondo in cui noi lasciamo morire noi stessi,
deve morire il mondo dei privilegi che abbiamo conosciuto e che abbiamo paura di perdere,
deve morire il mondo in cui gli uomini cercano di avere ragione gli uni sugli altri e che credono di avere la verità in pugno,
deve morire un mondo in cui la politica, le religioni, i pregiudizi e le superstizioni dividono gli essere umani anziché unirli,
deve morire il mondo delle armi, dei carri armati, dei bulldozer e delle bombe, perchè non c'è bisogno di difendersi se non c'è attacco,
deve finire il mondo dell'arroganza, dello strapotere, delle certezze assolute e dell'indifferenza,
deve finire il mondo in cui le donne hanno paura di rimanere sole o hanno paura dell'uomo che hanno accanto,
deve finire il mondo in cui le donne sono una contro l'altra e lottano per il favore del sultano,
deve finire il mondo degli uomini che vogliono donne progredite e poi pretendono mogli/compagne e amanti devote e succubi,
deve finire il mondo degli uomini che seppelliscono i propri sentimenti e vivono unicamente di raziocinio,
deve finire il mondo in cui i padri e le madri plasmano i figli secondo gli ideali che hanno in testa senza accettare la loro anima e il loro destino,
deve finire il mondo in cui pochi si arricchiscono e molti muoiono di fame o forse deve finire l'epoca dei soldi e deve ritornare quella del baratto,
deve finire il mondo in cui si ha paura delle proprie emozioni e di quelle degli altri, dei coinvolgimenti eccessivi, delle paranoie inutili e deve venire quella in cui impariamo a lasciarci andare davvero e a lasciare che l'altro sia ciò che deve essere,
deve finire il mondo della noncuranza che abbiamo per Madre Terra che finirà per ucciderci tutti,
deve finire il mondo in cui gli esseri umani valgono per quello che hanno e non per quello che sono,
deve finire il mondo in cui vendiamo il nostro Sè per compiacere e per essere accettabili,
e finirà di conseguenza il mondo in cui la moda ci dirà come possiamo essere belli, finirà quello dei contratti che ci garantiscono qualcosa, finirà quello delle pensioni assicurate e quello dei lavori a tempo indeterminato, delle borse che saltano e dei telegiornali venditori di fumo e orrori ....
E allora ... cosa ci resterà allora? Niente di concreto, niente di razionale, solo la fiducia nell'oggi e nel domani, nel sole che sorge e nelle nostre forze, la speranza che l'essere umano ha risorse illimitate e che, come è sopravvissuto sempre, potrà sopravvivere ancora.
Sopravviverà chi si saprà adattare, chi tra le macerie saprà ricostruire invece di stare lì a lamentarsi, chi si troverà unito a qualcuno con il cuore e con l'anima ma non lo vincolerà mai a sé, chi saprà trovare un gruppo di propri simili con cui condividere e collaborare, chi creerà comunità in cui il rispetto, l'empatia, il senso della responsabilità e l'Amore prevarranno su tutto.
Questo solo può essere il mondo che sopravviverà, perchè in questo, per come sta procedendo, non potremo fare altro che morire come mosche!
Lucia Aquilù Padovani