Ho
un libriccino a casa che molti di voi conosceranno. Si chiama il
“Manuale del guerriero della luce” di Paulo Coelho. E' uno di
quei libriccini che contengono riflessioni diverse in ogni pagina e
che devi aprire a caso, quando senti di doverlo fare, per cercare
delle risposte.
Ieri
ho avuto bisogno di cercare una risposta ed ho trovato questo brano:
Per
il guerriero, non esiste amore impossibile. Egli non si lascia
intimidire dal silenzio, dall’indifferenza, o dal rifiuto. Sa che,
dietro la maschera di ghiaccio che le persone usano, c’è un cuore
di fuoco.
Perciò il guerriero rischia più degli altri. Cerca incessantemente l’amore di cuore – anche se questo significa udire spesso la parola "no", tornare a casa sconfitto, sentirsi respinto nel corpo e nell’anima.
Perciò il guerriero rischia più degli altri. Cerca incessantemente l’amore di cuore – anche se questo significa udire spesso la parola "no", tornare a casa sconfitto, sentirsi respinto nel corpo e nell’anima.
Un
guerriero non si lascia spaventare quando cerca ciò di cui ha
bisogno. Senza amore, egli non è nulla.
A
parte il fatto che in quelle parole c'era tutto quello che dovevo
capire, ma mi ha anche fatto riflettere su quello che è un nostro
bisogno e cioè credere che tutti debbano amare nello stesso modo in
cui facciamo noi.
Una
delle frasi più fraintese di Gesù credo sia stata questa: “Fai
agli altri quello che vorresti fosse fatto a te” e vi spiego
perchè! Ci sono cose che io amo ricevere ma che certo non sono
gradevoli per altre persone, cose come un bell'abbraccio o una
carezza, che comportano un contatto fisico e che, ad alcune persone,
può risultare fastidioso. Se io facessi a queste persone quello che
piace a me certo non le farei contente, perchè non rispetterei i
loro spazi e agirei di prepotenza! È molto probabile che Gesù, uomo
illuminato e spirito puro quale fu, ci volesse semplicemente invitare
a conoscerci meglio attraverso i nostri gesti e a conoscere
contemporaneamente anche gli altri nello stesso modo. Se io metto una
semplice sospensione, quella frase assume un significato
completamente diverso: “Fai agli altri … quello che vorresti
fosse fatto a te”, cioè, tu fai in base a quello che vorresti
ricevere, esprimi insomma, attraverso i tuoi gesti, il tuo bisogno,
il “come” hai bisogno di essere amato. E allora si apre un mondo!
Le
persone diventano un libro aperto e ci raccontano delle loro
necessità attraverso i loro gesti e anche attraverso le loro manie a
volte. Ci parlano di come intendono la vita e le relazioni, di quello
che, secondo loro, è l'amore. È in questa confusione che gli esseri
umani si scontrano e non riescono a capirsi, perchè ognuno suona la
propria campana, ma non ascolta quella dell'altro!
Conoscersi
attraverso i propri gesti e saper leggere i gesti degli altri è
fondamentale per “dare” amore, darne in maniera disinteressata,
vera, senza aspettarsi niente in cambio, proprio perchè vogliamo
solo che l'altro sia davvero felice, perchè lo amiamo e vogliamo che
questo amore arrivi, nel linguaggio che lui/lei conosce.
E
non è solo questo: capire come vogliamo essere amati significa
conoscere le nostre paure, le cose che ci mancano, le voragini che
cerchiamo di colmare attraverso gli altri e di cui dovremmo occuparci
in prima persona.
Gli
altri non sono tenuti a farci felici, gli altri possono amarci, ma la
costruzione di una vita soddisfacente, serena e stimolante dipende
solo da noi stessi. Se non costruiamo qualcosa per noi non saremo mai
buoni compagni, buoni amici, buoni figli o genitori, perchè saremo
nella pretesa che “l'altro” debba compensare quel vuoto, debba
accollarsi il compito di farci felici e quindi di diventare, in caso
contrario, il capro espiatorio di tutte le nostre insoddisfazioni.
L'altro
ha solo un compito se lo vuole: amarmi cercando di capire attraverso
il mio linguaggio, il modo in cui io ho bisogno di essere amato ed
interpretarlo, magari anche facendomi notare che dietro certe mie
richieste ci può essere un mio oscuro demone che mi impedisce di
vivere l'amore come dovrebbe essere, come è più bello da vivere.
La
cosa più reale e concreta è che l'essere umano senza amore non è
niente! Senza la certezza di essere capace di amare, la sua vita si
disintegra, perchè niente ha più senso e tutto si muove solo per
bisogno, per avidità e per fame. Senza amore io non so essere
creativo, non so costruire, non so sperare, non so capire e non so
progettare. Senza l'amore non gusto niente, non tocco, non ascolto,
non vedo e non comunico. L'amore è vita, è quello che ci fa
palpitare il cuore, che smuove le nostre emozioni e che ci spinge in
avanti ... è l'unica cosa che resta alla fine di un'esistenza.