mercoledì 23 ottobre 2013

LA SIRENA E IL DELFINO

Navigare nel mio mare è come essere su una barca senza vele e senza remi. E' una scommessa ogni giorno!
Costantemente tento di fare il "morto a galla", ma appena ci provo arriva un'onda alta che mi ricopre la faccia ... bevo, mi sento affogare, annaspo per un po' e appena posso ci riprovo ... ma quando tento di adagiarmi sull'acqua e mi lascio andare, quando sento di poter aprire le braccia come Cristo in croce, dal nulla ricompare un'altra volta l'onda ed io ritorno giù.
Non ho mai desistito, ho provato e riprovato e qualche volta, solo raramente, ho avuto la tentazione e la voglia di non lottare più ... di andare giù!
Qualche volta sogno che un delfino mi accompagni, che mi faccia riposare per un tratto portandomi sul suo dorso e sogno di aggrapparmi a quella pinna con tutte le mie forze, per farmi trascinare in mare aperto ... solo per un po', solo per un piccolo spazio di tempo!
Sogno anche che Tritone mi trasformi in Sirena perchè così non ci sarà più da aver paura di affogare, nè per troppa aria, nè per troppa acqua e così, poter diventare finalmente come un pesce libero che salta fuori gioioso e poi scende nelle profondità, sia col mare in tempesta, sia con la tempesta nell'aria.
Sirena non sono, libera da zavorre nemmeno, non posso nuotare in mare aperto senza avere paura di morire, il delfino non è sempre vicino a me ... lo vedo allontanarsi ed avvicinarsi e sento il mio corpo che si arrende al peso delle zavorre della mia anima. 
Non so ancora sopravvivere, ma so che se non imparerò a fare il morto a galla, sicuramente saprò essere un corpo morto che galleggia!
O fermo la marea o mi lego al delfino o metto le branchie ... sarà il caso che mi decida a fare qualcosa ...