giovedì 27 giugno 2013

A mio padre ...

Due ricordi sono emersi di te in questi ultimi giorni. Due episodi distanti tra loro mille miglia, eppure indelebili. Due episodi contrastanti perchè uno creò in me una voragine, l'altro mi riempì il cuore del tuo amore per me.
Oggi mi rendo conto che, da genitori, anche se io non lo sono, a volte vanno prese decisioni difficili, in cui cerchi di fare il male minore, oppure un male che speri nel tempo, semini qualcosa di buono.
Quel giorno io non volevo andare in gita con gli scout. Ero piccola e tu mi ci avevi segnato di forza, perchè in casa tirava aria pessima a causa della malattia della mamma e volevi che io mi distaccassi dalle sue ossessioni e dalle sue paure. “Via” mi dicesti “è l'ora che tu cominci a crescere” E' indelebile il ricordo di quando mi mettesti a forza sul treno mentre io piangevo, è indelebile il tuo sguardo severo, mentre io attaccata al finestrino ti dicevo: “Non mi abbandonare babbo, non mi lasciare sola ...” Fu una settimana d'inferno per me! Povero babbo, quanto devi aver sofferto in quel momento e quanto ti ho odiato per quello che credevo tu mi stessi facendo … Oggi capisco le tue intenzioni, ma quel gesto ha dato vita ad un dèmone con cui ancora oggi combatto. La paura dell'abbandono, la bestia più terribile.
L'altro ricordo è quello che mi ha nutrita del tuo amore per molti anni e che, ancora oggi, mi commuove fino alle lacrime. Mi ero separata da qualche mese e tu fosti l'unico a starmi  veramente vicino, a lottare insieme a me quella guerra. Ma quel giorno, ti rivelasti per il grande uomo che eri … quel giorno, quando ti sentii sussurrare queste parole al mio allora compagno, mi facesti il più grande dono che si può fare ad una figlia: il tuo amore incondizionato. “Vedi” gli dicesti credendo che io fossi in un'altra stanza “mia figlia si è separata, ed è stato difficile per lei prendere questa decisione. Io non so se lei abbia torto o ragione, ma non mi deve riguardare. Io sono suo padre ed il mio unico dovere è quello di fargli capire che gli voglio bene, qualunque decisione prenda, qualsiasi cosa faccia. Lei deve sapere che può contare su di me sempre e che questo non cambierà mai!” Non mi sono mai sentita forte come in quel momento, non mi sono mai sentita così fiera di essere tua figlia come allora.
Non mi hai mai abbandonata e oggi, a 11 anni dalla tua scomparsa, l'ho capito … sicuramente non lo stai facendo nemmeno adesso, ma conduci fili invisibili che mi riportino a me stessa, magari anche attraverso le persone che mi arrivano sul cammino di vita.
Dicono che ho il tuo sguardo ed il tuo sorriso … dicono che ho il tuo carattere fiero ed orgoglioso … dicono che ho le mani uguali alle tue … io dico grazie, per quello che mi hai insegnato, per i silenzi che dicevano tutto, per gli sguardi d'intesa, per le nostre chiacchierate filosofiche, per le risate che ci piaceva fare dissacrando qualcosa o qualcuno, per la tua presenza sempre discreta, per la libertà che mi hai dato, per avermi appoggiato quando nessuno lo faceva, per avermi spronata a dare di più, a fare di più, perchè credevi che ci potessi riuscire.
Grazie per essere tua figlia …

Ciao grande Pad! Come dicevi tu: “A ben rivederci ...” 


domenica 9 giugno 2013

Dare Gioia ...

Che importa l'eternità della dannazione a chi ha trovato, per un attimo, l'infinito della Gioia?
Charles Baudelaire

Non c'è niente di più bello del vedere la gioia negli occhi di qualcuno che ami.
Può durare anche solo un istante, ma resta un momento eterno. È come un arcobaleno dentro il cuore …
Non importa che siano gli occhi di un bambino, della persona che ami, di un amico o di un familiare … quando vedi quella luce dentro, quando sai e speri di essere stato tu a creare quella piccola magia, quella stessa gioia ti ritorna come un boomerang e ti accende l'anima.
Chissà se qualcuno ci fa caso a certe cose? A quanto tutto si annulli quando senti di aver dato gioia a qualcuno … In quell'istante non esistono più preoccupazioni, né contrasti, né sfiducia, esistono solo quegli occhi e quel sorriso e una gran voglia di far durare quel momento in eterno.
È una ricchezza che proviene dalla consapevolezza di aver dato qualcosa di importante ... un bel ricordo.
Sì perchè quell'istante resterà per sempre nel bagaglio di vita di quella persona e capiterà che lo rammenterà, forse nei momenti bui, forse quando non sarà con te, forse mentre è nel traffico o mentre ascolta una bella canzone … ma quello che conta è che gli hai fatto un dono d'amore.
Dare gioia a qualcuno viene dall'amore che provi, da un amore che è talmente tanto da traboccare e non puoi tenerlo tutto dentro, così ti ingegni per darne un po', per condividerlo con qualcuno che è importante per te … non ne puoi fare a meno e non ti aspetti niente in cambio, speri solo che arrivi quell'energia che senti dentro, quella voglia di dare … ed è quello che lo fa durare per sempre.
Aspettare che siano gli altri a darci gioia è perdere tempo prezioso, significa inaridirsi sempre di più … cominciare a donare, per come siamo capaci di fare, è il primo passo per diventare sempre più ricchi, significa riempirsi di quel genere di ricchezza che non si disperde e non si consuma mai.



Lucia Aquilù Padovani