COSA FACCIO

Cosa faccio ... è una domanda che mi sono posta spesso ... 
Nella mia carta d'identità c'è scritto "Educatrice" e risale ai tempi in cui lavoravo per le cooperative, a stretto contatto con le assistenti sociali, per agevolare e favorire il benessere di quei bambini, ragazzi e anziani meno fortunati o con disagi evidenti. Avevo "solo" il titolo di "Animatore di comunità", nessuna laurea quindi, eppure venivo ritenuta capace di affrontare situazioni veramente difficili e a volte anche pericolose. Nessuno mi assisteva nell'assistere, non c'erano supporti psicologici che mi sostenessero, solo altri educatori che avevano più esperienza e che mi fornivano una loro lettura e alcuni strumenti.
Lì mi sono fatta le ossa e ne porto ancora qualche cicatrice, ma più di tutto le ossa me le sono fatte analizzando me stessa ogni giorno, senza tregua, partorendo una nuova donna, tante e tante volte, per avvicinarmi sempre di più a ciò che ero davvero. 
Una persona che considero un vero mentore mi ha fatto capire che il ruolo dell'educatore non è cosa da poco, è colui che crea "un ponte" fra quello che le persone sono e quello che possono essere, è colui che usa quel ponte per unire le due parti del Sè che gli altri non accettano di loro stessi: quella fragile e quella forte. E' qualcuno che è lì per ascoltare, che ti fa giocare con i tuoi dolori, che ti insegna ad accogliere i tuoi fantasmi e che non fornisce soluzioni certe ma solo accoglienza e riflessione. E' qualcuno che sostanzialmente ti domanda: "Come stai?" e che ti dice: "Ti voglio bene anche se non condivido alcune delle cose che fai". 
Il simbolo perfetto dell'educatrice a mio avviso è Mary Poppins! 
Mary Poppins usa la magia, educa il bambino e l'adulto dandogli fiducia, facendo loro da specchio a parti occultate, aiutando l'uno a mettersi nei panni dell'altro. Non dà mai ragione a qualcuno a prescindere ma lo invita a guardare sempre l'altra faccia della medaglia. Lei è come uno strumento che fa da decodificatore a linguaggi criptati, che aiuta a frantumare un puzzle messo insieme con la forza per cercare di rimettere i pezzi al posto giusto, ma senza fornire soluzioni, solo dando fiducia all'intelligenza dell'altro, dando fiducia alle sue capacità e al suo spirito di iniziativa. 
Io cerco di imitarla, cerco di capire i talenti di chi ho di fronte, sono specializzata in questo, e utilizzando le sue capacità supporto la persona ad attraversare quel ponte ... come? Standogli accanto, camminando con essa. La faccio lavorare, nel vero senso della parola, gli faccio scrivere lettere, gli faccio fare esercizi, giochi, test, anche dei riti qualche volta, perchè "vedano" con i loro occhi la fotografia di quell'istante che vivono, perchè "sentano" quello che c'è in loro, perchè comincino a "comprendere" che per vedere dei cambiamenti si deve agire. 
Non ho lauree attaccate al muro quindi e per questo forse sono considerata da qualcuno inadeguata per non dire incosciente, ma è strano constatare quanto cambi il valore delle persone quando cambia il contesto: all'interno delle cooperative ero considerata capace di far fronte a situazioni al limite della follia, perchè ora dovrebbe essere diverso?
In ogni caso, come Mary Poppins, uso anche quella che nel nostro mondo iper-razionale è considerata magia: essendo un operatore olistico uso molto il Reiki, o il massaggio emozionale, o la riflessologia, o le meditazioni ... dipende dalle situazioni. 
Ma sicuramente, la magia che uso di più è l'Amore. 
Far sentire le persone accolte, mai giudicate, ascoltate, senza essere comunque troppo condiscendente o indulgente, ma nemmeno severa o intransigente: questo è il mio strumento principe, la mia bacchetta magica.
Ed è meraviglioso constatare come, ogni giorno, ci sia uno scambio straordinario di cui loro spesso non si accorgono: per ogni briciola che io do loro, loro forniscono a me pane. Non c'è niente di più vero che l'apprendimento dell'insegnamento: si impara davvero quando dici quello che sai a qualcun altro. Non lo dimentichi più. Ed è in questo gioco che io mi misuro ogni giorno, con mille dubbi, con tutti i mezzi che conosco e con la volontà della passione, la passione che ho verso ogni essere umano perchè lo considero unico e speciale.
Come Mary Poppins mi ritengo "Madre", un'educatrice deve esserlo, ma sono una madre con un compito arduo: dimenticarsi di poter possedere anche per un solo attimo la persona che ho davanti. Se, infatti, avrò fatto un buon lavoro lo saprò nel momento in cui vedrò emergere il loro guru interiore, non se farò il guru a loro per tutta la vita, anche perchè non sarei in grado di farlo.
Credo che chiunque mi conosca, mi consideri una specie di Mary Poppins ... o almeno, questo è quello che spero! Io mi ci vedo di sicuro ...... ;-) del resto, come dice lei, è praticamente perfetta sotto ogni punto di vista!!!!!! XD 



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