giovedì 22 novembre 2012

Istruzioni per l'uso ... del corpo femminile!!!


Qualcuno prima o poi ne doveva parlare e allora parliamone!
Raccogliendo le testimonianze di molte donne in merito ai rapporti sessuali, ho notato che c'è un ritornello comune e cioè che il maschio afferma troppo spesso di essere informato sui gusti e le abitudini femminili in fatto di necessità erotiche, ma evidentemente non è proprio così! Certo se lui si mettesse in ascolto, se ci fosse una comunicazione assertiva, certi problemi non esisterebbero, ma questo accade troppo di rado, e quindi, un po' per vergogna e un po' per presunzione, si continuano a fare gli stessi errori di sempre.
Perciò … cari signori maschi, cominciamo col dire che la donna non è fatta solo di clitoride e punto G ma che ha molte zone erogene che esulano dalla fitta boscaglia che sta a metà del suo corpo! Per alcune sarà il collo e il seno, per altre interno braccia e cosce, per altre schiena e zona glutei, ma … cerca che ti ricerca … incredibile ma vero, il tesoro prima o poi si trova. 
Di sicuro mettere immediatamente le mani LI' non è molto corretto, anche perchè la donna ha bisogno, come dire, di prepararsi … per lei ritrovarsi questa piovra troppo spesso indelicata che manovra come un tir su una stradina di campagna, è come entrare in campo senza aver fatto riscaldamento … si possono fare dei danni!
Molte sono costrette a fingere orgasmi (in effetti da dati statistici il 50-60% delle donne fa questa ammissione) e quelle che sono sincere ed affermano che non sono riuscite ad arrivare all'acme vengono tacciate di frigidità! …
Per vostra informazione il piacere femminile non funziona come quello maschile. Certo può essere piacevole, eccitante e divertente fare anche una cosa “veloce” ogni tanto, quando c'è l'alchimia e il momento giusto, ma non aspettatevi orgasmi veri e soprattutto non aspettatevi che possa andare bene sempre!!! Lo sappiamo che il vostro pensiero e il vostro livello di attenzione viene annientato dalla funzione cerebrale di un altro genere di microcefalo, lo abbiamo capito che a voi piace essere presi d'assalto alla cerniera lampo … però, magari, se viene dato spazio e soprattutto tempo all'ascolto dei desideri femminili, non dovrete più lamentare di rimanere a digiuno troppo spesso o di soffrire di mal di testa molto strani!!!
Il sesso è l'unica cosa che non ci hanno ancora tassato ... per ora il “contacolpi” come al telaio non ce l'hanno messo (e non spargiamo troppo la voce altrimenti lo fanno sul serio), quindi, visto che non ce lo può rovinare nessuno, non lo roviniamo noi per eccesso di disattenzione, di ignoranza o di frettolosità!!! Che avete inteso?????


lunedì 12 novembre 2012

La Donna Selvaggia ...


Chi è la famigerata “donna selvaggia”?
Riflettendo sul libro “Donne che corrono coi lupi” e ascoltando dentro di me il richiamo della Donna selvaggia sopita, sono arrivata a questa conclusione.
L'etimologia stessa della parola ci rimanda alla “selva” e quindi alla foresta, ai boschi, in cui l'animale, quello che è ancora vivo dentro di noi, corre libero. Essa è quindi il nostro essere primitivo, distaccato dai condizionamenti della civiltà, sia moderna che antica, e che, non avendo parametri di riferimento, può essere se stessa.
Questo genere di donna vive di istinti e di intuito come il lupo, sa ascoltare la propria natura e la natura che la circonda e digrigna i denti quando viene violata la sua tana o la sua cucciolata. Non sa cosa siano gli ideali che sono stati imposti e che continuiamo ad indossare come vesti monacali. È colei che sente le proprie necessità e le rispetta perchè non deve assomigliare a niente e a nessuno: nessuna verginità mariana le è stata imposta, nessun concetto di purezza o di eterna prigionia mentale la condiziona, nessuno standard di bellezza la trasforma, nessuna ossessione di avere ruoli o poteri maschili la divora, nessun processo di dominio le infonde paura o le fa temere la vergogna o l'abbandono. Certo la vera Donna non può essere più “bambina” egocentrica, non può sentirsi nuda e abbandonata se non ha un maschio vicino o se non ha la sua approvazione … non può più temere l'emarginazione, perchè ama la sua vera natura e quello che è!
Lei vive nella sua selva, che a tratti può essere oscura, spaventosa, impervia, ma anche affascinante e grandiosa, come ogni avventura degna di essere chiamata tale. La sua vera attrattiva sarebbe proprio quella di essere indomabile, sarebbe quella la sfida che dovrebbe affrontare il maschio per conquistarla. Invece ancora oggi maschi e femmine si rincorrono con maschere, ancora oggi sono marionette i cui fili vengono manipolati dalle “usanze”, dalle “apparenze”, che vogliono solo schiacciare la parte più intima e profondamente tenace della nostra natura più vera.
Il mio cuore, il vostro cuore femminile, chiede di ritornare a quella perduta forza, a quel prezioso potere che potrà restituirci la nostra dignità e consentirci quindi di affrancarci dalle catene della schiavitù. Da questa trasformazione ne gioveranno tutti quanti, uomini e donne, che potranno essere davvero se stessi, liberi dal senso del possesso e dal bisogno di trasformare l'altro in qualcuno che non esiste se non nel proprio ideale malato.
Stimolate il vostro immaginario, date spazio alla vostra fantasia, liberatevi dalle scarpe e ricominciate a danzare intorno ai fuochi con i piedi nudi, perchè tra le prime necessità della natura selvaggia c'è il bisogno di risentire Madre Terra e di perdersi in Padre Cielo …
Che il nuovo avvento ci aiuti a ritrovare il nostro sguardo, il nostro cuore impavido e la nostra dignità di donne selvagge.



giovedì 8 novembre 2012

Maschio latino


Ma quanto son buffi i maschi latini
ovvero quelli che si credon “Valentini”.
Sapienti amanti per diritto e per nascita
con un'ignoranza in esponenziale crescita.
Mi riferisco a quelli che: “sotuttoio!”
e i danni che fanno lo sa solo Iddio!
Son quelli che pensano che il piacere
consista già e proprio nel poterli avere,
e che il sol fatto di donarti il loro “bene”
sia il più potente rimedio a tutte le nostre “pene”.
Son quelli che si vantano e raccontano
di donne che urlano e che piangono
che lasciano stremate dentro il letto
dopo tutto quell'immane diletto.
Son quelli che del punto “G” hanno la mappa
e non c'è punto di sorta che gli scappa,
conoscon tutti i trucchi del godimento
su cui mettono il loro fascino a condimento.
Poi ti capita di parlar con l'altra parte
che, ahimè, mette in tavola altre carte
e che descrive tutto quel tripudio
come un misero autogol allo stadio.
Carino insomma, a tratti anche piacevole
ma senza tutto quel gran convenevole.
Ricorrendo alla loro fantasia sfrenata
riescono a raggiunger la meta osannata,
ma non lo fanno con l'uomo “dell'incanto”
piuttosto con il vicino della porta accanto.
A questi uomini vorrei dire con compassione
che c'è un solo trucco per viver con noi la vera passione
ed è quella di lasciarsi dalla donna guidare
alla ricerca del vero e profondo piacere.
Solo se gli uomini impareranno a mettersi in “ascolto”
ci saranno in giro meno corna e maggior “raccolto”!




Esser donna


Esser donna oggi è un mestiere
più duro che fare il carpentiere,
è come stare in bilico perenne
sulla grande Fossa delle Marianne.
Non ti puoi permetter d'invecchiare
non puoi godere nel mangiare
devi avere il ventre piatto
e, se non ce l'hai, un bel seno rifatto.
Devi esser sensuale e lasciva
e mantenere viva l'attrattiva,
poi vestire come moda comanda
portando fra le mele la mutanda.
Devi lavorare per guadagnare
ma bambini non dovresti fare
e se ti capita una difficile gestazione
al rientro trovi pure qualche scorpione.
Devi esser moglie tenera e disponibile
madre accorta ed attendibile
cuoca perfetta e fantasiosa
colf che corre e mai riposa.
Devi trovar spazio per la palestra
perchè il corpo non paia una minestra
e non sia mai che manchi il tempo
per le relazioni e il divertimento.
Se non ti concedi fai la preziosa
se lo fai sei “bocca di rosa”
e se non calibri la comunicativa
rischi di parer subito oca giuliva.
In tutti questi ruoli e le sue peculiarità
c'è una sola persona con la sua umanità
che se solo si azzarda a pretender rispetto
mette i calzoni e diventa un maschietto.
E' una vita sempre sui tacchi alti
sempre attenta alle aspettative degli altri,
e guai se perde la pazienza e sbarella
perchè allora diventa anche isterica e zitella.
Io son donna e non sono una marionetta
e son stanca di esser per tutti perfetta,
perciò sapete signori cari cosa vi dico?
Che alla prossima voglio rinascer pappafico!



Nutrirsi di emozioni ...

Le persone divorano emozioni come se fossero popcorn ... Non si accorgono nemmeno di quello che ingurgitano e lo fanno solo per "gola". 
Non c'è nessuna attenzione a quello che accade, all'altro, a godersi fino in fondo il momento, ma il bisogno di colmare dei vuoti che non devono essere ascoltati. L'emozione diventa adrenalina allo stato puro e in quel momento si carpisce energia a qualcuno, la si divora come se si digiunasse da giorni, si beve dal suo calice tutto ciò che è possibile per sentire l'energia della vita!
Un suo sguardo, una sua parola, una carezza, un abbraccio, l'affetto che sente per l'altro e anche la sessualità possono diventare mezzi per nutrirmi ma non per provare l'essenza del vero piacere, non per godere della gioia! 
E' su questo che si basa il senso del potere: nel possedere l'energia e la volontà di qualcun altro. E' su questo che si basano le guerre, gli abusi e le violenze e finchè l'essere umano non riuscirà a trovare energia dentro se stesso questo "divorare" non finirà mai. 
Le emozioni sono una cosa straordinaria, io stessa me ne nutro, ma sono le mie, non quelle di qualcun altro. Se io, senza che l'altro sia consenziente, cerco di mangiare, di controllare, di manipolare o condizionare la sua energia mi ritrovo con un grande senso del potere, ma anche con una strage di corpi e di anime intorno a me.
Tutto cambia se sono io a decidere quando e come donare energia, con e attraverso l'amore che ho dentro; se io decido non di essere "pasto" ma fonte a cui abbeverarsi, allora ci potrà essere uno scambio reciproco e niente verrà distrutto, piuttosto verrà amplificato. 
Nel momento in cui io riesco ad essere proprio il "calice che trabocca" l'altro potrà togliersi la sete ma dovrà consentire contemporaneamente a me di bere la sua energia. Solo allora ci sarà un avvicendamento e ogni essere umano ne trarrà beneficio.
Godetevele le emozioni, non le divorate e soprattutto non accaparratevi quelle dell'altro, perchè anche se vi danno un nutrimento momentaneo, presto si esauriranno e vi lasceranno solo con una manciata di popcorn e la bocca arsa dal sale! 


  

giovedì 1 novembre 2012

L'indifferenza assassina ...


Il vero contrario dell'Amore non è l'odio, è l'indifferenza!
Da qualunque angolazione si guardi la cosa, che parliamo di rapporti umani, sociali o planetari, l'indifferenza è il grande distruttore.
In effetti l'odio è solo una distorsione dell'amore. È un amore arrabbiato, ferito, deluso, che era pieno di aspettative e che è stato “tradito”, ma quando si odia siamo ancora legati con un bel doppio nodo scorsoio a quella persona o a quella situazione, continuiamo a darle energia e questo dimostra che non siamo disposti a lasciarla andare. Sì perchè l'odio ci fa sentire meno soli e ci consente di avere una scusante per rimanere ancorati ad un passato che non esiste più.
Se invece volete “uccidere” un amore, un'amicizia, un credo, e perfino il nostro pianeta usate l'indifferenza. Peggio di quello non esiste niente!
Non usate l'empatia, non domandatevi mai come possa sentirsi “l'altro” in certe situazioni, non provate mai a guardare il mondo con i suoi occhi, non domandatevi in nessun caso quali sentimenti possa provare o se si sente distrutto o abbandonato o ferito. Non soffermatevi mai a riflettere su come funzionano le cose nel mondo, come potreste cambiarle in meglio, quali danni portano certe disattenzioni e a chi. Non chiedetevi quello che potreste dare di meglio, come potreste rendere voi stessi e gli altri più felici, quali sono le cose che vi mancano e quelle che non volete più. Non ponetevi questioni sul perchè esistono certi assolutismi, certi soprusi e certi dogmi intoccabili. Non chiedete cosa vogliono vendervi, compratelo e basta!
L'amore, quello vero, quello che sente compassione per ogni essere, per ogni persona, per ogni situazione, per se stessi, richiede un impegno importante e solo pochi sono capaci di dedicarvisi. Il problema è che qualsiasi “attenzione” manchiamo di avere, essa si rivolterà proprio contro di noi, perchè quando non c'è questo genere di amore, non saremo mai capaci di portarlo nella nostra vita.